Il sistema a chiave privata rappresenta forse il sistema più semplice: una volta determinato l'algoritmo di criptazione, che è differente nei vari sistemi, il sistema fa uso di un'unica chiave da utilizzare sia per cifrare che per decifrare il testo. Scambiare la chiave tra il mittente ed il ricevente del messaggio rimane il vero problema da risolvere. Infatti, supponiamo che il nostro algoritmo di criptazione, molto semplice, sia quello di cambiare tutte le A del messaggio con le E, le B con le F ed avanti così. O, più in generale, di scambiare le lettere dell'alfabeto con quelle ottenute partendo non dalla A ma da "n" lettere più in là. Quindi abbiamo stabilito l'algoritmo di criptazione, adesso dobbiamo decidere di quante lettere andare avanti: dobbiamo scegliere la chiave. Comunicare via e-mail tale chiave rappresenta un'operazione poco sicura dal momento che chiunque intercetti tale e-mail verrà a conoscenza della chiave segreta compromettendo seriamente il desiderio o la necessità di privacy. L'operazione dello scambio della chiave privata è efficiente quando stiamo all'interno di un sistema chiuso nel quale è possibile avere frequenti contatti fisici tra gli addetti ai lavori. In questo caso non rappresenterà un problema consegnare fisicamente la chiave ai diretti interessati.

Per stare tranquilli, si consiglia di generare tante chiavi diverse per quanti sono gli interlocutori con i quali si desidera inviare messaggi criptati.